Come vorrei la mia cucina

Ecco il mio cliente ideale.

Io vorrei una persona che entrasse nello showroom dicendomi come vuole “vivere” la sua cucina. Quali sensazioni vuole provare mentre sta in cucina, mentre sta “sporcandosi le mani di farina”, magari insieme a suo figlio.

Lo so che ci sono anche dei dettagli “tecnici”, servono anche le misure dei muri, dove sono “gli attacchi”, ecc. ma questi particolari si possono sempre sistemare, si può arrivare addirittura a fare una cucina su misura.

I dettagli non ci hanno mai preoccupato.

Ciò che non si può sistemare non sono le dimensioni, la struttura, o altri dettagli importantissimi, ma tecnici, sono le sensazioni, le emozioni che nel poco tempo libero che abbiamo vogliamo vivere nel nostro ambiente domestico insieme ai nostri cari.

A volte siamo tutti talmente di corsa che ci sfuggono.

Ci sono sempre più persone che, grazie a MasterChef o programmi analoghi, si cimentano in cucina, spesso anche con ottimi risultati. Sempre di più sono uomini che si approcciano con passione alla cucina.

Ognuno ha i suoi gusti, ma a chi piace cucinare, nel proprio tempo libero (o liberato), credo che non ci sia niente di più bello che farlo condividendo questa passione magari con i propri bambini. Cucinare facendo “un po’ di confusione” e probabilmente sporcando un pochino, magari facendosi vari selfie per poi gustarsi tutti insieme il frutto delle “fatiche” ritengo che sia un’emozione straordinaria.

Queste sono le cose che ci raccontano e che desiderano i nostri clienti. Le loro richieste sono di avere la cucina montata senza problemi, praticamente non si devono accorgere di avere fatto dei lavori in casa e l’altro desiderio è quello di “vivere” la cucina con i propri cari.

Ecco il mio cliente ideale, colui che non vuole problemi “tecnici” e che vuole “vivere” la cucina con i suoi cari, spesso nel poco tempo libero che ha.

Insomma vogliamo ancora un altro cliente che ci dica:
“Ecco come vorrei la mia cucina …”